Porta della Carnia

Carnia, 2017

Carnia Industrial Park - Concorso di idee

"PORTA DELLA CARNIA - Valorizzazione estetica e funzionale dell’area e della rotonda all’uscita del casello autostradale A23-CARNIA"

 TERZO PREMIO

 Le generatrici del progetto

Le linee fondamentali del progetto sono:

-          Un disegno paesaggistico caratterizzante il luogo

-          La connessione dell’area nella rete ciclopedonale locale e regionale

-          La razionalizzazione delle percorrenze viabilistiche, ciclabili e pedonali dell’area industriale

-          L’uso di tecnologie e materiali tipici della zona

L’intento è quello da un lato di proporre a chi si affaccia sulla rotatoria una immediata sensazione positiva ed una sintetica anticipazione di quanto di bello potrà trovare di lì in poi, dall’altro di migliorare le condizioni ambientali dell’area industriale tramite un insieme di interventi di mobilità dolce che la interconnettano, “a bassa velocità” e nel verde, con il resto del territorio.

L’idea portante del progetto è pertanto una bretella ciclopedonale che colleghi i tracciati sul fiume con una futura pedemontana che colleghi Tolmezzo con Amaro e con la ciclabile europea dall’Austria a soli 3 km più a valle. Questa appare come un’occasione imperdibile per attivare un segmento di mercato turistico in fase di crescita potenziando una già importante rete di percorsi ciclopedonali.

Il progetto

La ciclopedonale attraversa in quota la rotatoria. Le rampe con pendenza del 5%, intervallate da un breve tratto in piano, raggiungono la quota libera di 5 metri all'intradosso delle passerelle. A sud, la rampa si sviluppa a ridosso del parcheggio del centro commerciale, ridisegnando in parte l'innesto sulla rotonda. Internamente alla rotatoria, la pista ha un andamento curvilineo ad anfiteatro, per raccogliere e privilegiare in una sorta di abbraccio le visuali dalle percorrenze in/out dalla Carnia e farne diventare il punto focale. La modellazione del terreno avviene con la creazione di depressioni ai lati della ciclabile, che diventano bacini di laminazione, utili nei sempre più frequenti eventi meteorologici intensi. Ciò consente inoltre di economizzare nei movimenti terra in quanto scavi e riporti si compensano.

Le passerelle sono realizzate in legno, attingendo alla locale filiera forestale. Esse sono sostenute all’interno della rotatoria da muri di massi di pietra grigia locale, del tutto simili alle opere di protezione spondale sul Tagliamento; all’esterno da una serie di colonne in legno, alte e variamente inclinate, richiamo alla fitta sequenza di alberi delle selve locali, ciò che consente il rispetto dei coni di visibilità stradale. Le due passerelle diventano così le emergenze architettoniche che punteggiano il nuovo sky line della rotatoria in ingresso e in uscita.

Una terza passerella, per un ottimale collegamento della pista stessa con l’area servizi nel quadrante di nord–est, potrà essere rimandata ad un finanziamento successivo. Tale area, con info point parcheggi e noleggio bici, potrebbe configurarsi come punto di partenza per le escursioni in Carnia. Nel frattempo, come soluzione intermedia, abbiamo previsto un passaggio a raso con semaforo a comando, un raccordo ciclabile ed una scala che sbarca a metà rampa nel tratto piano. Nell’altra testata della bretella, in ragione di un minor flusso di traffico veicolare, sarà sufficiente adattare l’esistente attraversamento a raso verso l’area della mensa.

Infine, ai fini di una maggiore sicurezza, è a nostro avviso necessario razionalizzare gli innesti sulla rotatoria, limitandoli alle 5 strade principali ed eliminando gli accessi diretti alle singole aree che vi si affacciano.

L’approccio paesaggistico

L’allestimento della rotonda, che rappresenta il fulcro del disegno paesaggistico, si sviluppa in 4 settori che, dalle quote più alte a quelle più basse, sintetizzano 4 degli aspetti più caratteristici del territorio carnico: il bosco, la roccia, il prato pascolo, il fiume.

Rispetto all’intero tracciato della ciclabile invece, il nuovo paesaggio vegetale viene a caratterizzarsi come un corridoio ecologico che passa gradualmente da latifoglie mesofile ed igrofile tipiche del contesto perifluviale e di fondo valle (ontani, frassini, olmi, aceri montani) a conifere sempreverdi tipiche delle quote più elevate (pino silvestre e pino nero d’Austria). Mentre, nei confronti degli edifici industriali il corridoio ecologico funge da cuscino verde, mitigandone le visuali di chi percorre le infrastrutture viarie.

I percorsi alberati, con tigli ed aceri campestri, strutturano la qualità dei tracciati apportando benessere con profumi ed ombra estiva, caratteristico foliage autunnale, luce invernale e volume: una ulteriore dimensione spaziale percepibile sia dall’interno che dall’esterno.

 

Una comunicazione identitaria

Una rotonda come porta della Carnia, come luogo identitario in cui riconoscersi, in cui affermare i valori del territorio, un biglietto da visita per le migliaia di visitatori. Ecco allora la proposta di comunicazione: sei lettere a formare la parola CARNIA; ciascuna lettera come iniziale di sei parole chiave – Cultura, Arte, Relax, Natura, Industria, Artigianato – rappresentative dei valori del territorio e dell’offerta turistica. Le lettere, illuminate internamente, sono portatrici di colori ‘assonanti’ le cromie del paesaggio carnico. Queste, appoggiate ad un fondale di pali in legno posati similmente alle colonne di sostegno delle passerelle, sono posizionate frontalmente rispetto alla direttrice di ingresso alla rotonda dall’autostrada. 

 

TEPRIN ASSOCIATI con:

Dott. Agr. Paolo Gueltrini (PG LandShapes), Progettazione paesaggistica

Arch. Adele Fiorani (PG LandShapes), Progettazione paesaggistica

Dott. Massimo Casamenti (Image srl), Agenzia di comunicazione

Dott. Claudia Casamenti (Image srl), Agenzia di comunicazione

Ing. Francesca Vandini, giovane professionista