Villa privata

Ravenna , 1972

“L’edificio si colloca all’interno di un’area periferica di Ravenna interessata da una fitta ed eterogenea lottizzazione a villini: La mancanza di una forma urbana precisa a cui riferirsi (se non quella indotta dalla normativa), l’assenza di valori formali all’intorno, la scarsa fruibilità del giardino, date le dimensioni del lotto, sono gli elementi che, per negativo, abbiamo assunto nella progettazione; da qui, in parte, la scelta della tipologia e delle caratteristiche formali del progetto.

Le finalità dell’intervento sono così sintetizzabili in tre punti: la costituzione di un’area scoperta interna -corte- che recuperi almeno in parte i caratteri specifici di verde privato non demandabili all’esterno e che divenga elemento formale di riferimento per l’organizzazione dell’edificio, la chiusura della casa nei confronti dell’esterno come esplicito rifiuto dell’intorno, la quanto più precisa qualificazione formale delle singole parti tramite l’uso di volumi geometrici semplici, secondo un processo additivo che renda, anche ad un livello di osservazione ingenuo, intelleggibile la chiarezza dell’insieme... L’edificio è costruito in muratura portante di mattoni lasciati a vista; gli infissi e le banchine sono in alluminio anodizzato nero.
I pavimenti sono in legno a listoni, le pareti interne stuccate a scagliola bianca, le porte smaltate azzurro chiaro. Le torri cilindriche delle scale sono coperte da due lucernari a calotta sferica in pvc stampato. I gradini sono in marmo Lasa bianco e le parti strutturali della scala sono lasciate in cemento a vista”

Da Casabella n°401. 1975

 
Committente: Privato
Progetto: Claudio Baldisserri con B. Minardi e G. Grossi
Direzione Lavori: Claudio Baldisserri