Centro diurno per anziani

Russi (Ravenna) , 1994

1989 Progetto di massima ed esecutivo.

Dal 1989 al 1994 realizzazione e Direzione lavori.

Testo: Claudio Baldisserri tratto da “Casa protetta e centro diurno a Russi”, Umberto Sala editore, 1995
Foto: Luigi Ghirri, riproduzione da stampe archivio Teprin

Nel 1989 ci fu chiesto di ampliare la Casa Protetta da noi progettata nel 1979 aggiungendo ad essa un Centro Diurno per anziani. L’edificio doveva essere accessibile dall’esterno in maniera indipendente dalla casa protetta e allo stesso tempo essere a questa direttamente collegata. Abbiamo pensato ad un edificio compatto di tre piani, molto aperto sul parco verso il quale sono collocati gli spazi di soggiorno. E’ collegato alla casa protetta da percorsi al piano terra e al primo piano che si attaccano a quelli esistenti nel punto in cui è collocata la serra, il cuore del precedente intervento. Le camere da letto sono poste sui lati e sono distribuite da un corridoio centrale che è illuminato da quattro chiostrine lungo le quali sono stati collocati i bagni. Queste chiostrine al piano terra sono coperte da lucernari e costituiscono volta a volta luogo di sosta e conversazione, ingresso alla palestra, cucinetta di piano. Esse sono anche l’elemento organizzatore in senso architettonico e geometrico del piano terra che è poi il Centro Diurno vero e proprio. Attorno ad esse si dispongono infatti il grande loggiato, che è anche ingresso, la sala soggiorno, quella per il riposo, la palestra, i bagni e la chiesetta. I tre piani sono distribuiti oltre che da un ascensore anche da una scala rotonda illuminata dall’alto. Essa si attacca ortogonalmente all’edificio nei primi due piani e al secondo in maniera sghemba. La chiesetta è posta sul retro ed è l’unico elemento architettonico articolato. E’ un cilindro ampiamente vetrato in cui si incastra in maniera volutamente dichiarata una scala di sicurezza. Questa raggiunge il tetto della chiesa che a quel punto diviene terrazzo. Sul terrazzo si appoggia poi un prisma completamente chiuso e illuminato dall’alto che si aggiunge al corpo dell’edificio principale. In questo ulteriore volume è collocata la scala di sicurezza. I materiali e i colori sono gli stessi della casa preesistente.

Committente: Opera Pia A. Baccarini di Russi

Progetto architettonico: arch. Claudio Baldisserri, ing. Lorenzo Sarti, arch. Aldo Aymonino, arch. Emilio Rambelli (Teprin Associati).

Impresa:  ACC Adriatica Costruzioni Cervese
Impianti:  Consorzio Elettricisti Installatori Ravennati