Piano di recupero zona Dantesca e Largo Firenze

Ravenna , 1982

PIANO DI RECUPERO E PROGETTAZIONE DI MASSIMA DELLE OPERE PREVISTE NELL'AREA DI LARGO FIRENZE E DELLA ZONA DANTESCA A RAVENNA - 1982 - 1° Premio

“ ..All’interno di una logica che tende dichiaratamente ad unire finalmente architettura ed urbanistica il progetto sovrappone al tessuto preesistente un sistema di assi costruiti non ortogonali fra loro e “differenti” alla “intangibilità” durata per troppi anni, dell’esistente, rispetto al quale si pongono piuttosto in contrasto, quale elemento forte, ordinatore, caratterizzato da una sua precisa immagine che, mentre suggerisce la rievocazione del sistema acquedotto romano, trattato esso stesso come rudere progettato, interviene con un costruito “forte” che disegna Largo Firenze e lascia ai margini, rispettandone la tonalità sospesa, la zona Dantesca. Il punto di partenza del progetto e anche suo punto di forza è costituito dalla volontà di mettere in discussione la città di Ravenna, caratterizzata dalla mancanza di un luogo centrale capace di rappresentarla e insieme di costituirne il nucleo gerarchico dell’organizzazione urbana (Aymonino). Il lungo edificio porticato-acquedotto interseca l’asse monumentale di collegamento tra via da Polenta e S. Apollinare Nuovo, i chiostri Francescani, la tomba di Dante, il quadrilatero di Braccioforte fino alla Biblioteca Oriani e a via Corrado Ricci. Presupposto del progetto è inoltre l’abbandono della “museificazione” di questa zona, per la quale nel corso dell’ultimo secolo si era prevista la chiusura al traffico e la trasformazione in “zona del silenzio” e il suo recupero alla vita sociale e culturale.”

Francesco Moschini in: La zona Dantesca e Largo Firenze. 60 anni di progetti. Ed Essegi

Progetto: Claudio Baldisserri, Lorenzo Sarti con Carlo Aymonino (capogruppo), A. Aymonino, R. Evangelisti, N. Pirazzoli, M. Scarano